Lettera
N° 4: La Gerarchia Planetaria (I)
(Inviata
il 16 Marzo 2001)
LA
GERARCHIA PLANETARIA (Prima parte)
Abbiamo
visto, nelle lettere precedenti che, nel lungo corso dell’evoluzione
dell’umanità, vi sono sempre stati dei Grandi Esseri che hanno prestato la loro
opera affinché le cose procedessero secondo un piano prestabilito moltissimo
tempo fa.
Anche
oggi vi sono Grandi Esseri che guidano l’evoluzione dell’umanità. L’insieme di
questi Esseri illuminati viene chiamato con vari nomi, tra cui: “Gerarchia Planetaria”,
“Centro dei Maestri di Saggezza” e “La grande Loggia bianca”.
I
componenti della Gerarchia
Alcuni
componenti della Gerarchia sono attualmente incarnati in un corpo fisico,
altri, invece, vivono in un corpo eterico (energetico, N.d.r.) nei mondi
sottili. Alcuni di essi, incarnati in un corpo fisico, dimorano nelle Montagne
dell’Himalaia, ma la maggior parte è disseminata in tutto il mondo e dimora, in
incognito, in varie Nazioni.
I
componenti della Gerarchia cercano di aiutare l’umanità nel suo cammino
spirituale attraverso gruppi o movimenti tra cui possiamo elencare, per
brevità: Templari, Massoni, Rosacroce e la Società Teosofica. È comunque certo
che i Maestri hanno il pieno rispetto del libero arbitrio degli umani, questo,
chiaramente, ne limita il raggio d’azione.
Alcuni
di essi sono esseri umani che hanno raggiunto un alto grado di perfezione ed
hanno così conseguito la “resurrezione della carne”, ovvero non hanno più
l’obbligo di rinascere in un corpo fisico per procedere con la loro evoluzione.
Tra essi citiamo, per brevità, i Maestri: Morya, Koot-Hoomi, il Veneziano,
Serapis, Hilarion, Gesù, Saint-Germain e Djwal Khul.
Così ne
parla Alice Bailey nel suo volume Iniziazione umana e solare:
Attualmente
questi Maestri sono incarnati nel mondo intero con il solo scopo di partecipare
alle attività, alle occupazioni ed al lavoro di disseminazione della verità
nelle differenti Chiese, scienze e filosofie. Producono così in seno ad ogni
organizzazione un’espansione, un’apertura, una disintegrazione cosi necessarie
ed altrimenti impossibili. Sarebbe saggio che gli studenti di occultismo
riconoscessero questi fatti e coltivassero la loro capacità di identificare le
vibrazioni della Gerarchia che si manifestano attraverso i discepoli nei posti
e nei gruppi più impensati.
L'opera
della Gerarchia (1)
I
Maestri contribuiscono in mille modi a far progredire l’umanità. Dalle più alte
sfere riversano sulla Terra la luce e la vita che possono essere, liberamente
come i raggi del sole, ricevute e utilizzate da tutti coloro che sono
sufficientemente recettivi.
... E
poi i Maestri, che hanno un legame particolare con le religioni, le utilizzano
come serbatoi nei quali riversare energia spirituale perché sia donata ai
fedeli di ogni religione come un “mezzo di grazia”.
C’è
quindi il grande lavoro intellettuale per mezzo del quale i Maestri inviano
potentissime forme pensiero (pensieri concentrati su una certa idea, N.d.r.)
che captate dagli uomini geniali, vengono da loro assimilate e donate al mondo.
Nello stesso modo Essi inviano ai loro discepoli le loro voci notificando i
compiti che devono svolgere ... il lavoro di guida e supervisione
nell’insegnamento ai giovani discepoli e l’invio di un aiuto specifico in
numerosi casi.
Nel
mondo fisico sorvegliano il susseguirsi degli eventi, correggono e
neutralizzano, per quanto è permesso dalla Legge, le tendenze nefaste,
riequilibrano continuamente le forze che si oppongono o ne facilitano il
progresso rinforzando il bene ed indebolendo il male.
L'influenza
dei Maestri sulle Scuole di esoterismo (2)
Alcune
Scuole di occultismo e di tendenza teosofica hanno preteso di essere le uniche
detentrici dell’insegnamento dei Maestri ed il solo punto Focale dei Loro
sforzi limitandone così l’opera e formulando delle premesse che il tempo e le
circostanze non mancheranno di provare come inesatte. Essi operano certamente
per mezzo di questi gruppi di pensatori e danno una gran parte della Loro
energia in tali organizzazioni, ma hanno ovunque Loro allievi e discepoli e
operano attraverso numerosi corpi e con diversi metodi di insegnamento.
La
Gerarchia vista dal Maestro Djwal Khul (3)
Nota:
questo messaggio è stato ricevuto e quindi scritto da Alice Bailey.
La
Gerarchia, è formata da esseri umani e spirituali nel contempo. Questi Maestri,
desiderosi di aiutare l’umanità si sono presi la responsabilità di assistere
l’uomo nella sua evoluzione. Tra loro vi sono studenti, Iniziati, così come
Alcuni Maestri soggetti ai Chohans e ai Kumaras che, a loro volta rappresentano
gli Esseri consapevoli più evoluti nella nostra sfera planetaria. Essi non sono
dissimili alle descrizioni fatte per gli Angeli e gli Arcangeli nelle religioni
Occidentali.
La
Gerarchia sta lavorando, a livello politico, per creare una cooperazione
internazionale e una sintesi economica. Nel campo della religione, invece,
cerca di diffondere la coscienza spirituale e una religione di tipo universale.
Nei domini della scienza, istruzione e psicologia, il suo scopo è quello di
espandere la coscienza, la conoscenza e le capacità umane in generale.
I membri
della Gerarchia inviano costantemente nel mondo pensieri, ideali, semi di
attività e progetti, allo scopo di influenzare coloro che operano in campo
politico, economico e scientifico. Questi piani talvolta sono idealistici,
comunque sono realizzabili. La Croce Rossa internazionale rappresenta un
esempio riuscito di tale influenza.
Coloro
che si aprono alle ispirazioni inviate dai Maestri e si dedicano al “bene
maggiore”, talvolta sono istruiti dagli stessi Maestri mentre i loro corpo
giace addormentato ... Queste persone, comunque, non dovrebbero lavorare in
questo senso solo allo scopo di ottenere vantaggi personali, bensì offrirsi
come cooperatori di coloro che operano sui piani superiori.
I
Maestri visti da Giuseppe Filipponio (4)
...
Questi Fratelli Maggiori dell’umanità hanno calcato, quali uomini sulla terra,
il lungo sentiero evolutivo, e sono entrati nei ranghi dei Grandi Esseri che
ora proteggono e guidano il destino dell’uomo soltanto dopo aver subito tutti i
processi che ci innalzano a più spirituali dimensioni. Essi hanno trionfato
sulla materia e conseguito la loro méta suprema mediante gli stessi superamenti
e gli stessi sacrifici che noi affrontiamo e con cui lottiamo nelle nostre
vite. Essi hanno conosciuto ogni passo del sentiero della sofferenza, hanno
subito ogni esperienza, hanno lottato per redimere le loro fragilità umane ed
hanno vinto mediante la padronanza degli aspetti materiali dei loro sé umani.
I
Maestri visti da David Anrias (5)
Quando
un uomo raggiunge il Nirvana o Liberazione non è obbligato a conservare il suo
corpo fisico o a reincarnarsi in un altro. La scelta è sua: o preferisce vivere
per sempre un’esistenza disincarnata o dimora sulla terra per un tempo
considerevole come Maestro di Saggezza, in questo caso egli avrà una funzione
in seno alla Gerarchia Occulta e aiuterà lo sviluppo dell’umanità in modi
estremamente diversi.
I
Maestri, possono compiere miracoli, ma lo fanno raramente perché ritengono che,
salvo in casi eccezionali, ogni miracolo è una forma di esibizionismo. Infatti
la loro assenza di vanità è così totale che malgrado la loro nobiltà e i loro
grandi poteri sono stati così modesti da chiamarsi Fratelli Maggiori e
Servitori dell’Umanità; in effetti, secondo i loro propositi vivono per servire
e guidare, perché coloro che guidano non fanno altro che servire. Tuttavia, la
loro funzione di guida non intralcia il libero arbitrio dell’uomo, perché ciò
infrangerebbe la Legge. Essi suggeriscono, ma non esercitano pressioni,
ispirano ma non ordinano mai.
Possiamo
dunque constatare che, sebbene i Maestri abbiano il loro spirito nel Cielo, i
loro piedi calcano il nostro suolo, vale a dire che non sono vaghi sognatori,
ma uomini fondamentalmente pratici. Non hanno più i vizi e le debolezze del
comune mortale, perché hanno sofferto essi stessi per vincerli camminando sul
sentiero che porta all’Adeptato (stato di altissima evoluzione spirituale,
n.d.r.). Cosi, essi hanno l’attitudine ad una totale comprensione e tolleranza,
unite ad un’immensa compassione e, cosa importantissima come affermano essi
stessi, un pronunciato senso dell’umorismo.
Una
giusta precisazione (6)
Vorrei
ricordarvi che quando voi pensate alla Gerarchia, lo fate in termini di Maestri
(come fa la maggior parte della gente), oppure in termini di Iniziati
superiori. Non è esatto. Tutti i discepoli che vengono accettati sono nella
periferia della Gerarchia e della sua influenza.
Come
possiamo aiutare i Maestri? (7)
In primo
luogo, insegnare la legge di evoluzione e il suo corollario inevitabile, gli
uomini perfetti. Agli uomini si deve insegnare che tali grandi anime esistono,
ed esistono interamente per servire il loro prossimo. Il pubblico dev’essere
abituato ai loro nomi e attributi, alla loro opera e al loro proposito, e agli
uomini si deve dire che vengono per la salvezza del mondo.
In
secondo luogo, discepoli e aspiranti devono vivere armoniosamente sotto ogni
aspetto e amare. Le vibrazioni violente dei nostri ambienti devono essere
smorzate con una forte controvibrazione d’amore, ricordando sempre che quando
operiamo dal lato dell’evoluzione è con noi il potere della divinità stessa,
disponibile per essere usato.
Nulla
può resistere alla pressione costante dell’amore e dell’armonia quando sono
applicati abbastanza a lungo. Non è lo sforzo spasmodico che conta. E la
pressione sostenuta a lungo, invariabile, che alla fine infrange l’opposizione
e le mura della separatività.
In terzo
luogo, le organizzazioni esoteriche devono appoggiare tutto ciò che tende
all’unità. Tutti i tipi di lavoro, tutti gli sforzi esterni delle numerose
organizzazioni, devono incontrare cooperazione e assistenza amorevoli. Noi
stiamo in un mondo di sforzo come punti focali d’amore. Il nostro obiettivo è
di aiutare i Grandi Esseri e dar loro l’assistenza intelligente che farà
materializzare i loro piani per l’umanità. Hanno deciso di operare, per nostro
tramite, all’elevazione del mondo e l’emissione dello sforzo spirituale
intensificato che arresterà l’ondata di male e allontanerà le possibili
difficoltà che stanno in agguato nell’oscurità del caos attuale dovrà avvenire
tramite i gruppi esoterici.
L’organismo
vivente di aspiranti e discepoli può fornire un centro di pace, di potere e
d’amore, di aiuto pratico e di elevazione spirituale quale il mondo non ha mai
visto. Questa è la speranza. Abbiatene cura voi.
Altri
modi per aiutare i Maestri (8)
Il fatto
della Gerarchia e l’opera svolta dai Maestri mediante i loro discepoli devono
essere indicati all’attenzione pubblica.
Ovunque,
discepoli presenteranno sempre meglio il piano gerarchico di fratellanza, di
vita spirituale e inclusiva, non ripetendo di continuo (come fanno gli stolti):
“Il Maestro mi ha scelto” o “il Maestro mi guida” o “io rappresento la
Gerarchia”, ma con una vita di servizio, per mostrare che i Maestri esistono e
sono conosciuti da molti dovunque; che il piano è di sviluppo evolutivo o di
progresso e conduce verso una meta spirituale intelligente; che l’umanità non è
sola, ma che la Gerarchia vigila, che il Cristo è con il Suo popolo.
Mostrare
inoltre che nel mondo esistono molti discepoli sconosciuti perché lavorano nel
silenzio, che il nuovo gruppo di Servitori del mondo esiste; che uomini di
buona volontà sono presenti ovunque; che i Maestri non s’interessano delle
personalità, ma che impiegano uomini e donne di ogni atteggiamento, fede e
nazionalità purché motivati dall’amore, intelligenti, di mente addestrata,
magnetici e radianti, capaci di attirare alla verità e alla bontà e non
all’individuo-Maestro o discepolo.
I
Maestri, non si curano di fare proseliti, ma si impegnano unicamente ad
alleviare le sofferenze, a promuovere l’evoluzione dell’umanità e a indicare le
mete spirituali. Non cercano premi per il loro lavoro ne elogi dai
contemporanei, ma solo l’accrescimento della luce nel mondo e lo sviluppo della
coscienza umana.
L'illusione
riguardo ai Maestri
MONDO
ASTRALE: mondo invisibile, dove vivono i defunti ed i viventi sperimentano le
emozioni, i desideri e le passioni. I defunti, talvolta, si presentano ai
viventi come “maestri” ed offrono servizi o insegnamenti. La “medianità” e la
“scrittura automatica” sono due tra i molteplici fenomeni dovuti al contatto
con il mondo dei “morti”.
Dopo
aver dato alcune precisazione, riguardo ai Maestri ed alla Gerarchia, riteniamo
giusto parlare di una particolare illusione, oggi assai diffusa, tra coloro che
frequentano circoli occulti o Scuole spirituali. A questa illusione, sono
spesso soggetti alcuni capi di tali organizzazioni che affermano di essere in
contatto con qualche Maestro, spiriti illuminati o, addirittura, con nostro
Signore Gesù Cristo, mentre ricevono solo messaggi medianici dallo spirito di
una persona defunta. Essi, spesso, illudono anche gli allievi dicendo che,
prima o dopo, arriveranno anche loro ad incontrare il Maestro.
Leggiamo
come Alice Bailey, nel Trattato dei 7 Raggi (9), ci illustra questo fenomeno:
Anche le
correnti di esoterismo, teosofiche e rosacrociane (particolarmente nelle loro
scuole interne), hanno forme loro particolari di questa illusione di guida
interiore. Benché di natura diversa da quelle precedenti, gli effetti sono
molto simili e riducono i seguaci nella condizione di farsi guidare e spesso
dirigere da voci illusorie.
Spesso i
capi dell’organizzazione asseriscono di essere in comunicazione diretta con un
Maestro o con tutta la Gerarchia dei Maestri, da cui ricevano gli ordini.
Questi sono trasmessi all’insieme dei membri, da cui ci si attende
un’obbedienza pronta e senza discussioni.
In
questo sistema, impartito sotto il nome di sviluppo esoterico, si presenta la
méta di un simile rapporto con il Maestro o la Gerarchia come incentivo per
studiare o meditare, e l’aspirante è indotto a credere che un giorno o l’altro
udrà la voce del suo Maestro, che lo guiderà suggerendogli cosa fare e come
prender parte a ruoli diversi.
Gran
parte delle difficoltà psicologiche riscontrate nei gruppi esoterici si possono
ascrivere a questo atteggiamento e a questa speranza ingannevole offerta al
neofita ...
La guida
cui obbediscono tanto spesso gli aderenti delle diverse correnti esoteriche non
è quella della Gerarchia, ma il riflesso astrale di questa (essi quindi
rispondono alla presentazione illusoria e falsata costruita dall’uomo, di un
grande fatto spirituale). Se volessero, potrebbero rispondere invece alla
realtà ...
Oggi
mistici di ogni specie, per naturale predisposizione alla vita introspettiva e
negativa, odono voci, ricevono comandi e obbediscono a impulsi che sostengono
venire da Dio. In ogni parte esistono gruppi impegnati ad avviare alla vita
spirituale, ad accertare il Piano di Dio o a collaborarvi in un modo o
nell’altro. Alcuni operano con intelligenza e le loro premesse e i tentativi
sono talvolta corretti, ma in genere seguono una via sbagliata, poiché sono
soprattutto di natura astrale.
I
pericoli della medianità (10)
Desideriamo
informare gli inesperti o ingenui, i quali danno spesso molto credito alla
medianità negativa, trastullandosi o esercitandosi incautamente, senza fede in
Dio e senza la doverosa devozione o ancor peggio senza una preparazione
spirituale, né una buona guida insegnante, con sistemi e modi più disparati
(come piattini, bicchierini, planchette, tabelle numerate o alfabetiche, seduti
attorno ad un tavolo a formare la catena in attesa dei colpi o di un movimento
del tavolino), convinti di poter così contattare le anime di congiunti morti,
parenti, amici o personaggi illustri e storici, e ne invocano incautamente le
anime chiamandole per nome.
Questi
ingenui o schiocchi non sanno quale rischio corrono in questi casi e con questi
sistemi irrispettosi verso il mondo spirituale.
Soltanto
uno spirito malefico potrà rispondere, capace di imitare perfettamente il
timbro di voce dello spirito invocato o fornendo qualunque sua segreta notizia,
poiché nel mondo dello spirito, sia positivo che negativo, ogni anima è come un
libro aperto. Nulla si può più nascondere od occultare come si fa durante la
vita terrena. Perciò si può essere ingannati con falsi nomi, con false voci,
con false comunicazioni, anche se spesso all’inizio lo spirito malvagio o
burlone alletta con buoni e favorevoli segnali, notizie o messaggi.
Un
messaggio del Maestro D.K. (11)
Dite a
coloro che vi ascolteranno che i loro Grandi Fratelli li stanno semplicemente
aspettando, e che non sono solo capaci di fare discorsi. Dite che stiamo
andando loro incontro; dite però chiaramente che non veniamo per togliere la
trappola sotto i loro passi, ma per indicarla.
Non solo
non abbiamo mai lasciato la Terra, ma nei prossimi decenni saremo qui più che
mai; non ci vedrete circolare né con la veste bianca né con l’aureola sul capo,
perché indosseremo gli abiti della gente di città, degli operai, dei contadini,
e magari ci vedrete con la ventiquattrore dell’uomo d’affari in mano, o sotto
le spoglie d’un monaco dissidente... Aspettatevi di tutto, perché l’Amore non
conosce la discriminazione, e si serve di tutto quanto gli è necessario per
rivelarsi, in ogni direzione.
Sappiate
che lo stato attuale del pianeta è come quello d’un corpo malato, e non
servono, per dimostrarlo, né prove né grandi frasi. Eviterò anche di farvi il
ritratto dell’umanità e di trarne un bilancio... né dirò che tutto questo è
molto triste, malgrado qualcuno si aspetti forse che lo dica. Non è triste: è
solo un dato di fatto, e vi porremo rimedio. Lasciamo i gridi d’allarme a
livello dell’ego, e prepariamoci a cementare le nostre azioni con il distillato
del cuore.
Partendo
da qui, comprenderete che invitiamo tutti gli esseri umani a comportarsi allo
stesso modo, perché non v’è più posto per un atteggiamento tiepido, pigro o
incongruente.... Quando un veicolo si avvicina a una curva pericolosa tutti si
allacciano le cinture, e così dovranno fare tutti i terrestri coscienti, sia
che pongano la loro energia in ciò che chiamate Dio, in un semplice feticcio,
oppure in loro stessi.
La
vostra cintura si fregi di questi nomi: tolleranza, perdono, luce e speranza;
non abbia mai lo sguardo sdolcinato d’una morale, ma la folgorante dolcezza
della Conoscenza: senza questa cintura di sicurezza, senza questo scudo, ogni
volontà d’azione sarà vana.
BIBLIOGRAFIA
1) Annie Besant, I Maestri, Edizioni Adyar,
Settimo Vittone, TO.
2) A. Bailey, Iniziazione Umana e Solare,
Edizioni Nuova Era, Roma.
3) I. Dalichiw e M. Booth, Aura-Soma, pag, 229, Hay
House, Inc. Carlsbad,
CA, UA.
4) Giuseppe Filipponio, La via della Luce, pag.
63, Centro Verso la Luce, Via Laurentina 622 - 00143 Roma.
5) David Anrias, Attraverso gli occhi dei
Maestri, pag. 20, Edizioni Amiedi, Milano, 1932,
6) Alice Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era,
Vol. II, pag. 64, Edizioni Nuova Era, Roma.
7) Alice Bailey, L’esteriorizzazione della
Gerarchia, pag. 515-516, Edizioni Nuova Era, Roma.
8) Alice Bailey, Il discepolato della Nuova Era,
vol. I, pag. 778-779, - Edizioni Nuova Era, Roma.
9) Alice Bailey, Il trattata dei 7 Raggi, Vol.
II, Psicologia esoterica 2, pagg. 484-487. Edizioni Nuova Era, Roma.
10) Antonio Marchetti, Esperienze di terapeuta.
Cenacolo dei Carismatici, via Repetto 2/6 - 16143 Genova, 1980
11) Anne e Daniel Meurois-Givaudan, Viaggio a
Shamballa, pagg. 65-66 - Edizioni Arista, 10094 Giaveno (1987)