[VIP ViviamoInPositivo - Home page] - "La relazione d'Amore" - M.L. Mirabella e S. Pinarello

Capitolo 1. La Relazione

Una relazione è un primo contatto tra due o più persone, è il momento in cui si incontrano le uguaglianze e le diversità. È il primo momento di unione di due corpi o di due anime e dall’esito di una relazione si avrà il karma che condizionerà la vita presente e quella futura degli individui che si sono incontrati.

Un incontro non è mai un incontro casuale, qualunque incontro sia, anche quello all’angolo di una strada con uno sconosciuto, o su un tram o altro. Un incontro ha sempre la possibilità di diventare una relazione. Quando un incontro diventa una relazione è necessario che lo si curi, lo si alimenti, lo si riempia di amore affinché si concluda o si svolga il karma corrispondente.

Un primo incontro da ricercare è l’incontro con noi stessi. La prima relazione importante, anzi importantissima è la relazione con noi stessi. Il primo lavoro da fare quindi è quello di collegarci e di "comunicare" con noi stessi, con il nostro Sé più profondo, con il nostro compagno di vita, con la nostra parte essenziale. Come si fa a collegarci con questa parte? Ci si collega ascoltandoci, ascoltando prima di tutto il mezzo di comunicazione che ci è stato dato: il nostro corpo.

Il corpo è un involucro necessario sulla Terra, perché è il primo mezzo di comunicazione. Allora ascoltiamo cosa ci comunica; ma per poterlo fare dobbiamo prima uscire dai condizionamenti esterni. Vedremo più avanti alcuni esercizi per entrare in "consapevolezza" col nostro corpo. Quali sono i primi passi da fare? Occorre "vedere" nella maniera giusta, "sentire" nella maniera giusta, "gustare" ecc.

Per "vedere nella maniera giusta" occorre guardare spogliati da materialismi; non perché in questa terra vivere nella prosperità o nell’abbondanza non sia essenziale, ma perché dobbiamo prima comprendere che se non sappiamo vedere, sentire, gustare, toccare, ecc. non permettiamo alla prosperità e all’abbondanza di giungere a noi.

Cominciamo dalla vista: un esercizio interessante che potrete fare tutte le mattine appena svegli sarà quello di aprire la vostra finestra e "vedere" il cielo. Dedicate qualche minuto ad osservare il cielo contemplandolo, che ci sia pioggia, vento, cielo azzurro o grigio non importa. Soffermatevi a "vedere" il cielo e a chiedere, alle creature celesti che lo occupano, di aiutarvi semplicemente a "vedere". Questo basterà: vi accorgerete giorno dopo giorno che insieme al cielo comincerete a vedere anche la terra.

Passiamo ora al gusto: la mattina appena alzati gustate il sapore di ciò che mettete sotto i denti, e fate sì che sia qualcosa che faccia bene al vostro corpo: un frutto, un succo, del miele, del pane fresco. Ma fermatevi a gustarne pezzo per pezzo, con calma, senza parlare, senza fare altro che soffermarvi sul gusto. Per farlo chiudete gli occhi e non ascoltate nulla che non sia il gusto di ciò che state portando dentro il vostro corpo. Basteranno pochissimi minuti ogni giorno.

Quindi prendiamo in considerazione il tatto: lavate il vostro viso e massaggiatelo, guardatevi allo specchio e ditevi che vi accettate, vi amate e mentre lo fate passate con delicatezza la punta delle dita sui vostri occhi, sulle palpebre, sulle guance, sul collo. Amatevi e sentitevi come bambini che sono accarezzati dalla mamma. Sentite la sensazione di tenerezza e di amore che state dando a voi stessi.

Per quanto riguarda l’udito, praticate le cose della vostra giornata normalmente, ma, sia che restiate in casa sia che usciate, ascoltate il rumore o, comunque, ciò che vi circonda e che arriva alle vostre orecchie. Forse potrà non essere un rumore piacevole, forse vivete in una grande città dove siete immersi nel traffico e l’unico suono che udite sarà quello dei clacson delle auto. Ma non importa: accettare ciò che stiamo vivendo fa parte del nostro compito karmico. Quindi accettate anche quel tipo di rumore e scoprirete che insieme al rumore del traffico c’è anche il suono degli uccelli e il loro canto. Sarà interessante per qualche minuto distinguere i suoni che vi circondano, e far sì che siano tutti accettati dal vostro corpo e nessuno di essi venga rifiutato.

In ultimo, l’olfatto: uscite per qualche minuto sul vostro balcone o, trovandovi all’aperto, prendete qualche respiro leggero; non è necessario che sia profondo, ma in questo respiro "odorate". C’è odore di città? di campagna? di pioggia o di aria secca? Che cosa sta percependo il vostro corpo? Ebbene, accettatelo, e cercate di distinguere per qualche minuto i vari odori. Naturalmente potrete fare questo in casa, in auto, per strada ecc., ma è importante cominciare subito a farlo, e farlo tutti i giorni. Perché? Perché state iniziando una "relazione" tra l’ambiente in cui vivete e il vostro corpo. Successivamente sarete in grado di iniziare una relazione con il vostro corpo esterno e il vostro corpo interno.

Veniamo al contatto di relazione con la vostra parte interiore: per relazionarci con noi stessi occorre innanzi tutto "vedere" che dentro di noi c’è un mondo completo. Che dentro di noi c’è tutto il necessario per la nostra funzione karmica sulla Terra. Ma come fare a comprenderlo? Con il lavoro di consapevolezza del quale parleremo nel secondo capitolo.

Ora affrontiamo ancora una nozione importante per quanto riguarda la relazione, e cioè il concetto che la relazione è la base per arrivare a realizzare il nostro compito al meglio. Facciamo un esempio pratico: se dovete aggiustare un rubinetto, dovete avere delle nozioni di idraulica oppure rischiereste di fare più danni che riparazioni. Così pure vale per il "lavoro" che dovete svolgere lungo tutta la vostra vita. Dovete essere preparati a farlo e per potervi preparare occorre, come prima cosa, che scopriate qual è il vostro compito.

Partiamo da un presupposto che è uguale per tutti: la funzione karmica di ognuno è quella di avere relazioni con tutti gli abitanti del pianeta Terra e trasformarle tutte in relazioni di sostegno e di aiuto, e nei casi indicati in relazioni d’amore (relazioni di coppia, che implicano comunque il sostegno e l’aiuto). Questa è la funzione di tutti, nessuno escluso. La relazione e il modo di relazionarsi sono la base di tutto questo "lavoro" terrestre.

Ci sono apparentemente vari tipi di relazioni, ma se partite dal punto di vista che vi sia una funzione comune a tutti, capirete che in fondo non c’è alcuna diversità. Noi diciamo di avere "relazioni d’amore" con il mio compagno o compagna; "relazioni di amicizia" con gli amici; "conoscenze"; "cattive" relazioni; "buone" relazioni e così via. Ma sostanzialmente ciò che importa è far sì che con ogni persona con la quale in qualunque momento del giorno e della vita veniamo in contatto si realizzi una "relazione angelica".

Cosa vuol dire "relazione angelica"? Che funzione hanno gli angeli nella nostra vita? Gli angeli hanno la funzione di aiutare, supportare, consolare, amare e condividere con noi l’amore. Questa funzione è la stessa funzione che ogni essere umano deve instaurare con gli altri esseri umani. Inoltre, all’essere umano è chiesta una funzione di supporto a tutto ciò, che è la funzione di "servizio". Perché questa funzione? e, gli angeli, hanno pure questa funzione o no? Si, certo. La vita degli angeli è al servizio divino, completamente. Così pure la vita degli uomini è al servizio, ma dei propri simili. Questo perché c’è in questo momento, nel mondo, bisogno di aiutare gli altri a "vedere" e quindi ad impostare le loro relazioni in modo che siano tutte relazioni angeliche.

"Ci vorrà del tempo per rendere tutte le relazioni "angeliche"", forse state pensando, ma ricordatevi che il tempo non esiste realmente e ciò che stiamo cercando di fare è di avvicinarci al concetto di eternità. Quindi non ponetevi la domanda di quanto tempo ci vorrà e nemmeno se il vostro lavoro è una goccia d’acqua nell’oceano. Ponetevi al lavoro affinché ogni vostra relazione diventi una relazione angelica e vedrete che anche gli altri seguiranno il vostro esempio.

Partiamo dal principio che ogni relazione ha la sua funzione, o missione da compiere su questa terra. Ci saranno quindi relazioni che si svolgeranno tra "noi stessi", in quanto per il tipo di lavoro richiesto e per la dedizione richiesta a tale lavoro, si deciderà di non formare "coppia". Questo non vuol dire che la persona coinvolta in una relazione con se stesso debba volgersi al celibato o al monastero, ma che difficilmente, ad un certo punto della sua vita, quando avrà compreso pienamente la sua missione deciderà di formare una coppia.

Alle relazioni "di coppia" è richiesto un grande impegno: se si tratta di relazioni karmiche, verrà loro richiesto il risanamento della loro relazione; se si tratta di relazioni di anime gemelle verrà loro richiesto lo svolgimento di un compito specifico di servizio per il cui svolgimento è necessario essere in due:

Un’altra cosa che vogliamo evidenziare è il concetto di "amore" riferito alla relazione. Quando si parla di amore in questo libro si intende un solo tipo di amore: quello completo, assoluto, totale. Per arrivare a creare relazioni angeliche non è possibile esaminare un amore che non sia realmente ciò che l’amore è. Quindi quando parliamo di relazioni con amore, parliamo di tutte le relazioni, in qualunque caso e con chiunque.

In una relazione "di coppia" è necessaria un’intesa: intesa significa che ognuna delle persone componenti la coppia deve avere alcuni elementi importanti di completamento affinché quando si muovono per svolgere la loro funzione non manchi loro nulla a livello pratico. Attenzione: a livello pratico, perché a livello interiore ognuna di esse ha già tutto. Vale a dire innanzi tutto che l’uno deve possedere le qualità che scarseggiano all’altro e viceversa. Allo stesso tempo però devono volere le stesse cose e perseguire gli stessi fini e funzioni. Solo così si potenzieranno a livello energetico al punto tale da avere una grandissima forza.

Questa intesa è anche una intesa d’amore, ma questo amore sarà un amore totale e non esclusivo. Un amore che essi condivideranno tra loro e verso il mondo che li circonda. Per svolgere il loro compito terreno, ad esempio, avranno bisogno di mezzi; uno di questi mezzi è il loro corpo, che dovranno trattare con amore e cura, amandolo, accarezzandolo e procurandosi reciprocamente energia e gioia. Altri mezzi potranno essere le cose che utilizzeranno nel loro cammino: dall’auto, agli abiti, alla casa, a tutto ciò che utilizzeranno nella loro vita. L’amore che essi sono in grado di provare verrà esteso a tutto ciò con cui loro avranno contatto e verso cui si rivolgeranno. Questo vale quindi anche per il lavoro che svolgono. Lo devono svolgere con amore, oppure devono cercare di cambiarlo. Perché? Perché se c’è un intoppo a livello di amore in qualcosa che li circonda, le loro energie ne verrebbero distolte e quindi questo sarebbe uno spreco di energie che non potrebbero più essere rivolte verso la loro vera funzione. Le cose di cui si circondano devono essere cose che amano, perché il concetto di amore è un concetto di estensione e devono estenderlo a tutto e tutti. La casa dev’essere per loro confortevole, e così tutto ciò che li circonda.

Il concetto di amore, insistiamo, è un concetto vasto e non può in nessun modo essere limitato o racchiuso. Immaginate di voler limitare il concetto di luce e capirete che non è possibile. Lo stesso è per il concetto di amore, che non può che essere uno, il concetto di amore è il concetto di infinito e allo stesso tempo il concetto di unità.

La coppia angelica quindi non può che essere una coppia che vive nella luce, e che estende questa luce a tutto e a tutti. I due partner si sono uniti, sono diventati "uno". Cosa vuol dire "uno"? vuol dire che hanno in sé-coppia tutto, e quindi la coppia non ha da fare altro che dare esempio di questo tutto e portarlo a chi non lo ha ancora compreso. Questo è lo scopo della coppia allargato a tutta l’umanità. Quando due esseri si uniscono in una relazione angelica di coppia diventano un’unità, in quanto l’uno completa le mancanze dell’altro e viceversa. Agiscono così come unità e non come esseri separati e soli o individualmente distanti; nella loro funzione agiscono all’unisono.

È importante: l’amore non può e non deve essere diviso, frazionato. L’amore è assoluto. Non fa distinzioni. Come la luce, che illumina tutto e tutti indiscriminatamente. Si cerchi di comprendere chiaramente questo, altrimenti ci saranno sempre equivoci, altrimenti si penserà di dover amare la moglie più di una figlia e una figlia più di un vicino di casa e un vicino di casa più di un assassino. Non è così. Non c’è un grado di amore come non c’è un grado di luce quando ci si vede. L’amore è uno ed è assoluto e totale.

Riassumendo, vorremmo che fosse chiaro il concetto di "relazione": relazione è una comunicazione che si instaura tra persone (o tra persone e cose, o tra persone ed altri esseri viventi) che va al di là di un semplice contatto momentaneo. Diventa relazione un contatto allargato "volutamente". Facciamo un esempio: incontrate una persona all’angolo della strada, questa persona sembra essersi persa, voi la avvicinate e le chiedete se ha bisogno di aiuto, l’altra vi risponde, ed accetta il vostro aiuto e si lascia dirigere o indicare la strada. Vi sorridete, scambiate qualche parola, vi salutate. È nata una relazione. Lo stesso vale per un contatto tra una persona e una cosa se tra la persona e la cosa si instaura un contatto di comunicazione, e la persona compra o porta con sé la cosa con la quale è nato un contatto, ecc.

Una relazione apparentemente "casuale" quale quella dell’esempio precedente può essere una relazione che ha da comunicarci qualcosa. In questo senso qualunque incontro è un incontro importante. E non va mai sottovalutato. Poi ci sono le relazioni più lunghe: quelle implicano da parte nostra un lavoro di maggiore consapevolezza e spesso un lavoro di purificazione.

Nel prossimo capitolo tratteremo il lavoro di consapevolezza nella relazione.

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