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ball CORSO DI PENSIERO POSITIVO a TORINO: "L'Arte di essere Felici"
come imparare a cambiare i pensieri negativi e fare della tua vita l'arte della felicità

SOMMARIO:

PENSIAMO VERAMENTE IN MODO POSITIVO?

Realizzazione: Dr. Mario Rizzi

COME TRATTARE GLI ALTRI

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

***

PENSIAMO VERAMENTE IN MODO POSITIVO?

Credete di vivere... o vivete in modo positivo? (1)

Alcuni credono di vivere in modo positivo. Dicono, per esempio: "Voglio bene al mio prossimo, mi è caro. Vado d'accordo, anzi sono in completa armonia con mio fratello, con mia sorella, mia moglie, mio marito, i miei colleghi e le mie colleghe di lavoro." Ma, è veramente così? Se non esaminiamo il mondo dei nostri pensieri e delle nostre sensazioni, crediamo spesso che ciò che diciamo sia positivo. I pensieri e le sensazioni che si trovano più in profondità mostrano invece che ci inganniamo. Le nostre parole apparentemente positive non hanno in realtà niente a che fare con un atteggiamento positivo nei confronti della vita, perchè i nostri pensieri e le nostre sensazioni sono contro il nostro prossimo. In tal modo non possiamo fare quasi nulla di positivo e nemmeno utilizzare le forze positive dentro di noi.

Se pensiamo solo a noi stessi, se abbiamo in mente solo il nostro bene, il nostro benessere, il nostro profitto e il nostro vantaggio; se siamo, quindi, egocentrici, allora il nostro modo di pensare e di agire è negativo, ossia contrario al divino.

Rendiamoci conto quindi che ogni pensiero che non è a favore del nostro prossimo, è contro di lui ed è quindi rivolto anche contro Dio.

Un esame per conoscersi meglio (2)

"La vita è un continuo rifare noi stessi finchè sapremo come vivere...".

L'autoconoscenza è un passo fondamentale per dare un nuovo corso alla nostra vita; essa costituisce il primo passo sulla via verso la guarigione interiore. Di seguito elenchiamo alcune domande che possono contribuire a conoscere meglio il nostro carattere.

Esame:

- Di cosa ho paura (morte, malattie, violenza, polizia, autorità, disoccupazione, povertà, ecc.)?

- In che misura agiamo in modo dominante o assillante, anche legando i miei simili?

- Tendo a dare la colpa ai miei genitori per qualcosa che è accaduto nella mia infanzia o nell'adolescenza?

- Sono forse risentito perchè il mio partner non mi dà tutto l'amore che desidero, ma che non ci può dare perchè non lo possiede neppure lui?

- Cerco di legare altre persone a me usando la mia capacità di persuasione?

- Sono geloso di qualcuno?

- Mi sono reso dipendente o indipendente dall'amore o dall'affetto di altri?

- Di chi non ho fiducia?

- Chi odio?

- Quanto sono orgoglioso?

- Quanto sono arrogante?

- Quanto sono vanitoso?

- Quanto sono generoso in modo disinteressato?

- Tendo a criticare o denigriamo delle persone? Chi?

- Cerco di mettermi in mostra?

- Nutro ancora sentimenti e pensieri di vendetta verso chi penso mi abbia offeso o ferito?

Tutte queste domande indicano dei modi di comportarsi degli esseri umani, esse ci mostrano il nostro stesso comportamento.

Dopo aver fatto l'esame dovremmo perciò decidere di cambiare ciò che va cambiato perchè, alla fine, un comportamento non corretto, così come il pensare negativo, ricade alla fine su noi stessi e ci può portare malattie o problemi mentali come disperazione, confusione, ansia, paura, depressione ed altro ancora.

Cinque semplici punti per vivere ora (3)

A tutti coloro che cercano la felicità possiamo dire che la felicità può essere ottenuta per mezzo della Legge di causa ed effetto. Questa Legge è sempre in azione e ci riporta indietro le energie che abbiamo generato sui vari livelli, ovvero:

Sul piano Spirituale:

Sul piano Mentale:

Sul piano Emozionale:

Sul piano Fisico:

Il controllo di sé stessi è perciò il segreto per creare armonia ORA.

L'importanza di essere indipendenti (4)

Ricordate che il primo requisito per riuscire a realizzarsi nella vita è quello di essere soli, perchè soltanto così imparerete ad essere liberi. Non vi dovete identificare con gli altri, sia criticando oppure seguendo gli altri, perchè facendo in questo modo limitate la vostra libertà e vi immiserite. Dovete essere coscienti che lo Spirito che fluisce in voi, e in tutto ciò che vive, è imperituro e onnipotente.

Liberatevi dell'autorità dei maestri, di società esclusive o segrete, e dei misteri dove non ci sono misteri, perchè non esistono misteri nell'insegnamento esoterico.

I Maestri dell'età dell'Acquario non raccolgono seguaci attorno a sè, non pretendono lealtà e obbedienza, non chiudono la loro porta agli altri aspetti della verità, come è stato fatto nel passato, per le particolari esigenze esistenziali di quei tempi. Se qualcuno insegna, lo fà considerando se stesso come il primo studente.

COME TRATTARE GLI ALTRI

Evitate di condannare chi ha torto (5)

"È molto meglio vivere bene e avere torto che non vivere male ed aver ragione".

Louis Hay

Ricordate che il vostro interlocutore può anche avere torto marcio, ma è convinto del contrario. Non condannatelo per partito preso, tutti gli stupidi ne sarebbero capaci. Cercate di capirlo. Solo le persone sagge, tolleranti e fuori del comune ci riescono.

C'è sempre un motivo se gli altri si comportano in un certo modo. Scovate questo motivo e avrete in mano la chiave del loro comportamento, per non dire addirittura della loro personalità.

Cercate onestamente di mettervi nei panni del vostro interlocutore. Chiedetevi: "Se fossi nei panni di questo qui, come mi sentirei? Come reagirei?" ed eviterete di sprecare tempo e di arrabbiarvi per nulla, perchè "interessandosi alla causa, si avverte minore avversione per l'effetto ad essa collegato". Inoltre diventerete sempre più abili nel campo delle relazioni umane.

"Fermatevi un attimo", consiglia Kenneth M. Goode nel suo libro How to Turn People Into Gold (Come mutare le persone in oro), "e paragonate l'interesse che nutrite per i vostri affari con quello che avete nei confronti di quelli degli altri". Così facendo capirete che chiunque altro al mondo si comporta esattamente come voi; in effetti il successo nei rapporti interpersonali dipende dalla capacità di vedere le cose dal punto di vista altrui."

Sam Douglas di Hempstead, New York, diceva sempre alla moglie che lei sprecava troppo tempo a lavorare nel prato di casa, a strappare erbacce, mettere il fertilizzante, tagliare l'erba due volte la settimana, mentre le condizioni del prato sarebbero state accettabilissime anche se la donna ci avesse impiegato meno ore e meno energie. Ovviamente lei prendeva malissimo le critiche del marito e ogni sera era una discussione.

Dopo aver seguito i nostri corsi Douglas si rese conto di essere stato uno stupido. Non si era mai reso conto che a sua moglie piaceva occuparsi del prato e che si aspettava magari dei complimenti per tanta diligenza.

Una sera la moglie disse che voleva uscire a strappare delle erbacce e gli chiese di tenerle compagnia. Lui prima disse di no, poi ci ripensò e la seguì fuori a strappare le erbacce. Lei era tutta contenta, e così passarono un'ora a lavorare duramente e a conversare allegri.

In seguito Douglas la aiutò parecchie altre volte col prato e cominciò a lodare la bellezza di quell'erba che lei era riuscita a far spuntare da una terra peggiore del cemento. Risultato: la moglie era felicissima perchè finalmente lui aveva imparato a vedere le cose anche dal punto di vista di lei - anche se la cosa riguardava solo le erbacce.

La critica ed il pettegolezzi sono distruttivi (6)

Ognuno di noi dovrebbe osservare ogni cosa e persona in modo metodico e trarne delle conclusioni allo scopo di coltivare la facoltà del ragionamento logico. La logica è la miglior maestra nel Mondo Fisico, come è la più sicura guida in qualsiasi mondo.

Praticando questo metodo di osservazione, si dovrebbe sempre ricordare che esso è impiegato unicamente per raccogliere dei fatti e non a scopo di critica, tanto meno di critica superficiale e malevola. La critica costruttiva che sottolinea i difetti e indica i mezzi per correggerli, è la base del progresso; ma la critica distruttiva che demolisce vandalicamente tanto il buono che il cattivo senza mirare ad un più alto fine, è una piaga del carattere e deve essere sradicata.

Il pettegolezzo e l'ozioso riportare i fatti altrui sono ostacoli e impedimenti. Certo non si richiede che noi affermiamo che il nero è bianco, e che si giustifichino azioni manifestamente cattive; ma la critica dovrebbe essere fatta allo scopo di aiutare, e non per offuscare alla leggera la reputazione del nostro prossimo del quale abbiamo sorpreso una piccola colpa.

Ricordando la parabola della pagliuzza e della trave, dovremmo rivolgere la nostra critica più severa verso noi stessi. Nessuno è così perfetto da non aver bisogno di migliorarsi. Più un uomo è irreprensibile, meno egli è propenso a trovare difetti in un altro ed a scagliare la prima pietra contro di lui. Se indichiamo le manchevolezze e suggeriamo i modi di miglioramento ciò deve esser fatto senza risentimento personale.

Dobbiamo sempre cercare il bene che è celato in ogni cosa. Il coltivare questo atteggiamento di discriminazione è di particolare importanza.

Mostrate agli altri che apprezzate le loro idee (7)

"Il saggio impara molte cose dai suoi nemici."

Aristofane

Nel suo libro Getting Through to People (Creare buone relazioni con gli altri), il dottor Gerald S. Nirenberg commenta: "Nella conversazione, l'accordo si raggiunge immediatamente se mostrate di considerare le idee e i sentimenti dell'altro altrettanto importanti dei vostri. Cominciate a parlare dando all'altro la possibilità di guidare il dialogo nella direzione voluta, e date più importanza a quello che sentite anzichè a quello che dite, e accettando il punto di vista dell'interlocutore indurrete l'altro a mostrarsi altrettanto aperto quando si troverà ad ascoltare le vostre opinioni."

Vedere le cose dal punto di vista altrui facilita molto in caso di problemi personali...

Domani, prima di chiedere a qualcuno di fare qualcosa, perchè non provate a chiudere un attimo gli occhi e a mettervi nei panni dell'altro? Provate a chiedervi: "Perchè costui (o costei) dovrebbe darmi retta?" Si, ci perderete un attimo di tempo, ma eviterete di farvi dei nemici e otterrete risultati ottimi, senza bisogno di lottare come disperati.

"Preferirei andar su e giù per il marciapiede di fronte due ore prima di un colloquio," dice Dean Donham dell'Harvard Business School, "piuttosto che entrare in un ufficio senza avere un'idea chiara di quello che io dovrò dire e di quello che il mio interlocutore, per quanto ne posso sapere io, vorrebbe sentirsi chiedere."

È un concetto estremamente importante che dovreste tenere sempre presente.

Otto principi basilari (7)

Parlare è il modo di esprimere se stessi agli altri. Ascoltare è il modo di accogliere gli altri in se stessi.

Wen-Tzu

PRINCIPIO 1: Siate prodighi si apprezzamenti onesti e sinceri.

PRINCIPIO 2: Richiamate l'attenzione degli altri sui loro errori in maniera indiretta.

PRINCIPIO 3: Parlate dei vostri errori prima di sottolineare quelli altrui.

PRINCIPIO 4: Fate in modo che l'altra persona ne esca salvandosi la faccia e al reputazione.

PRINCIPIO 5: Lodate ogni più piccolo progresso. Siate generosi con le approvazioni e con le lodi.

PRINCIPIO 6: Fate in modo che la persona veda un suo interesse nel fare quello che gli suggerite.

PRINCIPIO 7: Date agli altri la sensazione che siano stati loro per primi ad avere l'idea giusta.

PRINCIPIO 8: Cercate onestamente di vedere le cose dal punto di vista del vostro interlocutore.

Un semplice decalogo per fare di vostro figlio un delinquente

1. Fin dall'infanzia date al bambino tutto quello che vuole. Così crescerà convinto che il mondo abbia l'obbligo di mantenerlo.

2. Se impara una parolaccia, ridetene. Crederà d'essere divertente.

3. Non dategli alcuna educazione spirituale. Aspettate che abbia 21 anni e lasciate che allora "decida da sè".

4. Mettete in ordine tutto quello che lui lascia in giro: libri, scarpe, abiti. Fate voi quello che dovrebbe far lui in modo che s'abitui a scaricare sugli altri tutte le responsabilità.

5. Litigate spesso in sua presenza. Così non si stupirà troppo se a un certo momento vedrà disgregarsi la famiglia.

6. Date al ragazzo tutto il denaro da spendere che vi chiede. Non lasciate mai che se lo guadagni. Perchè dovrebbe faticare per avere quel che vuole, come avete fatto voi?

7. Soddisfate ogni suo desiderio per il mangiare, il bere e le comodità. Negargli qualche cosa potrebbe dargli pericolosi "complessi".

8. Prendete le sue parti contro i vicini di casa, gli insegnanti, gli agenti di polizia. Sono tutti prevenuti verso vostro figlio.

9. Quando si mette in un guaio serio, scusatevi con voi stessi dicendo: "Non sono mai riuscito a farlo rigar dritto".

10. Preparatevi a una vita d'amarezze. Non vi mancheranno.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

1) Tu stesso sei la tua malattia e la tua salute, Edizioni di Vita Universale.

2) Ibid.,

3) Joseph Pang Wai, La felicità per voi ora, Edizioni l'Età dell'Acquario.

4) Messaggio del Maestro Diwhal Khul (il Tibetano).

5) Dale Carnege, Come trattare gli altri e farseli amici, Bompiani Editore.

6) Max Heindel, La Cosmogonia dei Rosacroce Edizioni del Cigno, Peschiera del Garda (VR).

7) Dale Carnege, Come trattare gli altri e farseli amici, Bompiani Editore.

 

 

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