VIP home page[Dr. Mario Rizzi - Gli Angeli, conoscerli, amarli e seguirli]


GLI ANGELI E I BAMBINI

 

Come istruire i bambini (1)

La cosa più semplice, per aiutare la formazione di una nuova coscienza futura, è cercare di re-insegnare ai bambini l'esistenza dell'Angelo custode. Qualunque genitore, nonno, zia o fratello maggiore, può farlo con garbo e semplicità, diventando strumento privilegiato del Piano evolutivo.

Quando il bambino avrà ben compreso la realtà di questa presenza, il passo successivo sarà quello di insegnargli a dialogare col compagno alato, ad averne fiducia, a raccontargli piccoli e grandi problemi chiedendogli aiuto, consiglio, e protezione.

E' un dialogo facilissimo che chiunque può intraprendere, eppure, quando si sarà instaurata questa fiduciosa intimità di pensiero, è come se nei piani superiori si fosse accesa una grande luce. Il bambino, e chi lo sta guidando nella riscoperta degli Angeli, verranno immediatamente visualizzati dagli Angeli, e seguiti con un'attenzione tutta particolare. Gesù nel Vangelo è stato molto chiaro: "Chiedete e vi sarà dato. bussate e vi sarà aperto" (Matteo 7:7-8).

Fortunati i bambini che crescono avvolti dalla serena consapevolezza della presenza dell'Angelo; cresceranno con grandi possibilità di comunicare e di affinare costantemente i propri mezzi di contatto. Nel corso della loro vita diverranno strumenti infinitamente più validi e sensibili di quanto possiamo esserlo stato noi nella nostra epoca.

Anche coloro che si prenderanno il compito di istruire i bambini, e non solo i bambini, sulla presenze Angeliche, saranno immensamente aiutati e protetti, poiché diverranno i collaboratori terreni delle schiere celesti.

L'esempio è assai importante (20)

I genitori che vorrebbero vedere crescere i loro bambini a somiglianza del Divino Fanciullo di tanto tempo fa, e che volessero invocare e riconoscere la presenza degli Angeli Guardiani, servi di quel Re il cui ministero è protezione, dovrebbero vivere la loro vita secondo la legge di amore, Siate padroni di voi stessi e puri, bandite la maldicenza e le ciarle, i pensieri negativi e le cattive azioni dalla vostra vita.

I genitori dovrebbero essere le incarnazioni dell'amore di Dio; i rappresentanti della Madonna e del Signore. Dovrebbero essere Re e Regina e portare nelle loro vite gli attributi spirituali di quei Grandi Esseri; vivere nobilmente, dire il vero e vivere con dignità. Dovrebbero fare di tutto affinché la luce dell'Amore, della bellezza e grazia spirituale, possa splendere in ogni loro azione come in ogni loro parola.

I genitori, dovrebbero educare i loro figliuoli con la loro condotta, piuttosto che con gli insegnamenti. La crescente mente e cuore dei bimbi e ragazzi sono straordinariamente responsivi al modo di comportarsi dei genitori, verso i loro pensieri e i loro discorsi, il loro contegno e l'atmosfera domestica. Il bambino è formato inconsciamente dalle energie che fluiscono dalla sua casa e dai suoi genitori.

Un magnifico esperimento (18)

Segue il resoconto di un esperimento che Anna, insegnante di terza elementare, ha voluto fare con i suoi alunni, vale la pena di seguirne gli sviluppi e, sarebbe proprio il caso, di insegnarlo anche ai nostri bimbi e... farlo anche noi!

Anna si era resa conto che i bambini hanno molte paure: hanno paura dei ladri, hanno paura quando papà e mamma la sera escono e li lasciano soli, hanno un'infinità di paure inespresse, Paure di cui a volte noi non ci accorgiamo, anche perché abbiamo così poco tempo per stare con loro. Il bambino ha tante cose dentro e non le dice a nessuno.

Ecco il resoconto del suo magnifico esperimento.

Un giorno un mio alunno ha raccontato che nella sua casa sono entrati i ladri, hanno distrutto i garage, hanno sfondato una finestra. Egli aveva memorizzato queste scene e gli è rimasta la paura che possano ritornare.

Ho pensato allora che bisogna insegnare ai bambini a recitare qualche bella preghiera, ma non in modo noioso e ripetitivo, bensì giocando ed utilizzando la fantasia. Pertanto ho detto loro: "La preghiera è una parola a cui corrisponde una vibr-azione dell'aria" e nel contempo ho disegnato una linea ondulata sulla lavagna. "Quando io parlo voi non potete vederla, ma nell'aria si crea un'onda come quelle del mare. Quest'onda si chiama vibrazione. Ebbene quando parlo io, trasmetto delle onde a voi; quando voi rispondete, trasmettete delle onde a me. Anche la preghiera è una vibrazione che va ovunque noi la vogliamo mandare.

Adesso v'insegno a difendervi dai ladri. Chiudete gli occhi e chiamate gli Angeli. Mandategli una vibrazione di richiesta d'aiuto, ed ecco che Loro arrivano fino a voi. Rispondono alla vostra onda.

Adesso sistemiamoli: un Angelo lo mettiamo di guardia alla porta del garage, così non ci pensiamo più. Datemi delle idee anche voi su come dobbiamo difenderci". Appena lasciato spazio alla loro fantasia, non c'è più stato bisogno che io dessi delle indicazioni, ognuno di loro ha indicato dei punti dove sarebbe stato opportuno piazzare degli Angeli.

Benissimo bambini, dico loro, adesso chiudiamo gli occhi ed andiamo nella casa dove sono passati i ladri e mettiamo un po' d'ordine. L'unione fa la forza, e allora andiamoci tutti insieme e vediamo cosa possiamo fare. Il paese è piccolo, quella casa la conoscevano tutti. Abbiamo perciò protetto le sue porte, aggiustato la finestra e posto fiori dappertutto, quindi abbiamo purificato l'ambiente con la luce.

Fatto tutto questo, mi sono resa conto di quanto fosse stato importante. Ho visto la felicità di questi bimbi e mi sono detta che si può pregare anche in questo modo, senza annoiarli.

Un giorno un allievo mi ha confidato: "Mio padre e mia madre ieri sera sono usciti e io tremavo dalla paura". Gli risposi: "quando sei solo ed hai paura, raccogliti in un angolo, prega gli Angeli e poi li sistemi per bene. Un Angelo sulla porta ed uno ad ogni finestra, quindi stai tranquillo perché Loro ti proteggeranno e non ti potrà accadere nulla di male".

Il giorno dopo il bambino mi disse: "Lo sai maestra? Ho fatto come tu mi hai detto. Ho messo anche un Angelo sul tetto a fare la guardia. Io non so se i ladri sarebbero venuti però non ho avuto più paura. Sono andato a letto e ho dormito in pace".

Così ho detto loro: "bambini, ora avete imparato come difendere la vostra casa, d'ora innanzi fatelo tutte le sere, che diventi un'abitudine per aiutarvi a vivere meglio". Da quel momento vi è stato un grande piazzamento di Angeli, e "pregare" è diventato qualcosa di molto simpatico.

Ho anche pensato di andare con i bimbi ad aiutare quando vi sono delle situazioni disperate, come catastrofi naturali. "Dobbiamo andare col pensiero in quel luogo e vedere cosa si può fare. Chiudete gli occhi e andiamo più veloci della luce!". E così, veloci come la luce scendiamo in quel luogo e portiamo un po' di pace in mezzo a tanta disperazione. Poi andiamo anche nella casa delle famiglie che hanno perso i loro cari.

"Dobbiamo aiutarli", dico ai bambini. "Come possiamo fare maestra?".

"Immaginate di aprire il cuore di questa gente che è così chiuso, così addolorato, dove non passa nient'altro che disperazione! Metteteci dentro tutto il vostro amore, voi siete bambini, voi sapete come fare".

Cosa mi raccontano i bambini? Cosa vedono in questi viaggi, come intervengono? Vi sono alcuni che, dopo la meditazione-preghiera mi raccontano come sono andati, cosa hanno visto.

Un giorno è mancata una persona che i bambini conoscevano bene. Io dissi loro: "Ora andiamo ad aiutare la sua anima in modo che trovi la strada nel mondo in cui si trova. Quindi le diciamo che l'amiamo, che la ricordiamo. Dobbiamo indicarle la luce perché magari si trova un po' disorientata. Infatti chi ha appena lasciato il suo corpo di carne, si trova in un mondo a noi invisibile, ha un corpo che sembra di nebbia sottile e non sa né dove andare né cosa fare".

Una mattina, abbiamo fatto una meditazione di un altro tipo. "Immaginate la sorgente divina di un'immensa luce. Noi possiamo raccogliere questa luce perché siamo come canali. Ora aprite le vostre mani e fate entrare questa luce in voi.

Riempitevi le mani e quindi riempite dei piccoli cestini. Quindi andate in giro per le strade e fate entrare la luce nella testa, nella mente della gente. Vi sono tante persone che non capiscono, non sanno amare ed apprezzare le cose buone. Aprite queste teste e metteteci dentro un po' di luce".

Al termine della meditazione un bambino mi ha detto: "Io sono andato. Ho incontrato un testone che non mi voleva aprire la sua testa. Sapesse quanto ho dovuto lavorare, maestra! Ho preso la spazzola, ma sai quelle spazzole che si usano per i cani? e ho spazzolato spazzolato! A un certo punto il cranio si è aperto e allora ci ho infilato dentro tutto il cestino di luce che avevo accumulato e poi sono passato a riempire il suo cuore ..."

"Giusto, quando andate per le strade a mettere luce nelle teste dovete anche metterla nel cuore della gente, perché il cuore e testa lavorano insieme, quindi aprite anche la porta del loro cuore e metterci tanta luce..."

"Maestra, avessi visto! La gente scappava e diceva 'Ma cosa fai? ma cosa vuoi?' e io continuavo ad aprire le porticine del loro cuore e a mettere dentro tante rose rosse, tanti fiori! Maestra, non potevano arrabbiarsi perché chi butta fiori non fa del male. E poi sono tornato in classe ...".

Sono cose molto grandi e molto belle, che i bambini fanno con semplicità, giocando, serenamente. Crescendo cominceranno pian piano a rendersi conto che non era poi tutto un gioco. Infatti queste azioni mettono realmente in moto delle energie sottili.

Quando si dice di mettere un Angelo di guardia a tutte le porte, a tutte le finestre... si crea una vibrazione-pensiero che attira veramente gli Esseri Celesti. Il desiderio di un bimbo che desidera un Angelo di guardia alla sua porta, L'Angelo lo fa arrivare davvero! Il bambino si sente sereno perché immagina che la casa è protetta, ma la casa è protetta davvero!

Una volta compreso il meccanismo, abbiamo provato a fare tipi diversi di meditazione con risultati sorprendenti. Un sabato mattina si è sentita male la mamma di una bambina. Portata in ospedale, le hanno diagnosticato appendicite acuta da operare con la massima urgenza.

La bimba angosciata, ci chiese di aiutarla con il nostro consueto "viaggio". Con la semplicità che abbiamo sempre usato fra noi, dissi ai bambini: "Andiamo in ospedale, voi conoscete tutti la mamma di L. visualizzatela, ha dolore negli organi della pancia. Mandate tanto amore dove lei ha male ..."

Abbiamo fatto la consueta preghiera, poi i bambini ad occhi chiusi, sono partiti per il "viaggio". Alla fine, uno dei bimbi ci ha raccontato: "Sono andato all'ospedale, sono entrato nella pancia della sua mamma mettendo amore di qua e di là. Poi ho messo una bomba d'amore che ha sparato amore da tutte le parti e sono uscito. Quando è arrivato il chirurgo per visitarla gli ho detto: "Fatti in là, che la stiamo curando noi!...".

All'una, quando il papà della bimba venne a prenderla, ci disse, tutto contento: "Mia moglie viene a casa in giornata. Improvvisamente sono cessati i dolori, non è più necessario operare!". Subito non ho collegato le due cose, ma poi, ripensandoci sono stata presa da una vivissima emozione.

Mi è sembrato giusto ritrasmettere questa gioia ai bambini, così il lunedì ho detto loro: "La signora è guarita, anche noi abbiamo fatto la nostra piccola parte. Ricordate però una cosa: non siamo gli autori di questa guarigione, noi usiamo l'energia di Dio. Noi prendiamo dal grande serbatoio d'amore e lo ritrasmettiamo a chi ne ha bisogno. Ricordatelo sempre: siamo solo dei canali, non è nostra questa energia!". "Noi siamo come le grondaie, raccogliamo l'acqua che Dio fa cadere sul tetto...".

Prima di iniziare la meditazione...

Gli stessi bambini si sono resi conto che la mente è difficile da tenere ferma, uno di loro ci ha detto: "Si è vero, anche la mia mente scappa", ed un'altro: "Maestra se non ci concentriamo in qualche modo io penso ai miei giocattoli, io penso alla mia mamma".

Ci mettiamo allora in silenzio e poi in modo tradizionale, recitiamo con tutto il cuore il Padre Nostro, ripetendo due volte ogni versetto. Ho trovato che è la maniera più efficace per dare ai bambini la necessaria tranquillità.

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